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Se un condomino non paga gli altri sono obbligati a pagare per lui?

Spese di condominio non pagate, gli altri condomini sono obbligati a pagare per il condomino moroso?
Un dubbio che attanaglia spesso chi vive in condominio, e si trova suo malgrado, difronte a inaspettate morosità e conti del condominio in rosso.

E’ purtroppo un evento sempre più frequente quello delle spese condominiali non pagate.
Complice il perdurare di una difficile situazione economica, il condominio potrebbe trovarsi nell’impossibilità di pagare lavori eseguiti o servizi erogati, a causa di condomini inadempienti.

Poco male se si tratta solo di un ritardo nei pagamenti delle spese condominiali.
La situazione si fa più complicata, se il ritardo diventa una vera e propria morosità e il condomino non può o non riesce a rientrare del credito.
In questo caso parliamo di crediti inesigibili. Il condominio va in affanno nei pagamenti rischiando il pignoramento del conto corrente condominiale (che probabilmente ha un saldo pari a zero) o ancor peggio la sospensione di servizi essenziali.

A questo punto cosa succede ? Se un condomino non paga gli altri condomini sono obbligati a pagare per lui?
In questo articolo tratteremo l’argomento inerente al rapporto tra le morosità e l’obbligo sopravvenuto degli altri condomini di pagare le spese condominiali di condomini inadempienti.
Cioè se i condomini che hanno pagato regolarmente le loro spese condominiali sono obbligati a farsi carico anche delle spese di chi si trova in difficoltà e non riesce a farlo.

Il problema è molto più complicato di quanto potrebbe sembrare. Dunque andiamo con ordine e partiamo con alcuni aspetti che riguardano il recupero dei crediti.

Se un condomino non paga cosa fare

La legge impone all’amministratore di condominio di attivarsi per il recupero, anche forzoso, del credito dei condomini inadempienti. Che cosa vuol dire in pratica?
Espletato il tentativo di recupero bonario, ovvero dopo aver inviato un primo sollecito e la successiva messa in mora, l’amministratore può procedere alla riscossione forzosa del credito vantato anche senza autorizzazione dell’assemblea. L’art. 63 disp. att. c.c. indica la possibilità di ottenere un decreto di ingiunzione immediatamente esecutivo.

E’ dunque evidente che non solo la legge impone all’amministratore di riscuotere le spese di ordinaria e straordinaria manutenzione ripartite secondo i millesimi di proprietà, ma gli impone di attivarsi nella riscossione anche forzosa. Tuttavia va sottolineato che non lo obbliga ad un decreto ingiuntivo nel caso in cui il condomino non provveda al pagamento.

Bene fin qui è tutto chiaro e comunque se desideri maggiori chiarimenti, puoi leggere un approfondimento su come recuperare i crediti dal condomino moroso.
L’aspetto che però vogliamo trattare in questo momento è lo scenario che si apre se i crediti vantati dal condominio nei  confronti del condomino moroso diventano inesigibili. Cioè se dopo aver espletato la riscossione forzosa, ci si rende conto che il condomino moroso non ha sostanze, beni mobili ed immobili, a cui attingere.
Dunque se è questo lo scenario che si presenta, gli altri condomini sono obbligati a pagare per  lui?

Solidarietà degli altri condomini

Arriviamo al punto focale della questione. Una volta appurato che l’escussione non va a buon fine, e cioè che tutti i tentativi di riscuotere il credito non hanno prodotto risultati soddisfacenti, cosa succede?

Premesso che l’orientamento generale è che se l’escussione non va a buon fine, chiunque (altri condomini virtuosi) può essere chiamato a saldare il debito residuo, l’amministratore potrà richiedere all’assemblea di decidere su spalmare il credito su tutti gli altri condomini. Tuttavia questa è una decisione che può essere presa solo dall’assemblea all’unanimità.

Quindi se un solo condomino non è d’accordo nello spalmare il credito su gli altri condomini non è possibile, pena la nullità della delibera. In questo caso l’amministratore potrà invitare, senza obbligo, i condomini virtuosi di farsi carico delle morosità, versando in anticipo quote condominiali future, al fine di scongiurare lo stop di servizi essenziali per il condominio o peggio ancora il pignoramento del conto corrente.

Insomma per rispondere al quesito iniziale se un condomino non paga gli altri sono obbligati a farlo per lui, la risposta è si, ma con dei distinguo.

Sentenze e riferimenti normativi

  • Artt. 1129 c.c.
  • Artt- 63 disp. att. c.c.
  • 14 risposte

    1. Concetta Facione ha detto:

      In seguito ad istanza di sovra-indebitamento di un condomino cosa deve fare l’amministratore per salvaguardare gli altri condomini? Il debito deve essere spalmato agli altri condomini? Certa di una vostre risposta Vi ringrazio anticipatamente.

    2. Federica ha detto:

      Salve,nel condominio di cui faccio parte,vi è stato un problema di morosità di circa 18.000€ da parte di un condomino. L’amministratore ha eseguito il pignoramento dei beni,si è andati a causa e il giudice ha stabilito che l’inquilino moroso è esonerato dal pagamento dell’importo perché non ne ha la capacità e dovrà versare circa 850€ in 120 mesi. Adesso l’amministratore richiede ai restanti condomini il pagamento dei restanti debiti a tutto il condominio. Vorrei sapere cosa possiamo fare noi condomini che abbiamo sempre pagato regolarmente. Può l’amministratore obbligarci o comunque come scritto nell’articolo da voi postato,ha bisogno del consenso unanime dei condomini? Se ci rifiutiamo di pagare questa somma a cosa andiamo incontro? Purtroppo ci sono altre famiglie che hanno accumulato un grosso debito (il nostro è un grande condominio composto da più palazzi ed ogni palazzo ha 12 appartamenti) e quindi sarebbe un susseguirsi di pagamenti che non reputiamo giusti. Grazie.

      • redazione ha detto:

        L’amministratore non vi obbliga, ma vi invita a coprire un debito che, se non onorato, andrebbe ad incidere sulla funzionalità dei servizi comuni: ascensore, luce, pulizie,etc. In questo scenario, i fornitori di beni e di servizi che vantano un credito nei confronti del condominio potrebbero attivarsi dapprima, con il pignoramento del conto corrente condominiale ed infine rivalendosi finanche sui condomini cosiddetti virtuosi. Dunque appare evidente che sebbene la soluzione di spalmare i debiti a carico degli altri condomini possa apparire ingiusta, tuttavia è probabilmente l’unica soluzione per evitare la sospensione dell’erogazione di servizi comuni e la salvaguardia delle proprietà dei singoli condomini. In questo caso, è auspicabile che tutti i condomini siano solidali.

    3. Nadia ha detto:

      A me sembrerebbe più giusto che se occupi l’agenzia delle entrate. Ci dovrà essere un accordo tra i condomini e AdE. Dopo svariati inviti a pagare a rateizzare il pagamento e a dividere per tutti gli altri condomini, vada in mora all’AdEntrate. C’è pure chi chi ci marcia…. Nadia

    4. Annalisa ha detto:

      Buonasera nel mio condominio una persona è morosa per alcune migliaia di euro, questa non ha possibilità di pagare. Ci è stato chiesto dall’amministratore di provvedere a noi altri condomini. Il quesito che le pongo è questo: io ho un isee molto basso,sono invalida al 67% e già faccio tantissimi sacrifici per poter pagare la mia parte,ho due figlie di cui una minorenne,cosa posso fare per non andare in bancarotta? Non riusciamo neanche a pagare le nostre bollette,come faccio a pagare quelle di altre persone? C’è una legge che mi tutela? Grazie.

    5. lorenzo ha detto:

      Siamo un condominio di 5 famiglie ,composto per la maggioranza di persone molto umile e con pensioni al minimo. Una coppia che anni fa ha comprato un appartamento da usare per le vacanze ,quasta famiglia vive in Germania,sono in possesso anche di un cutter che tengono in porto, custodito e anche qualche appartamento in Italia. Non sono a conoscenza della loro situazione patrimoniale in Germania, posso scrivere nella bacheca del condominio che sono morosi? o commetto un illecito? grazie

    6. Marco ha detto:

      Perché non rispondete ad Annalisa?

    7. Alessandro ha detto:

      Salve
      Vi chiedo cortesemente una cosa riguardo a quanto accade nel mio condominio.
      Un proprietario non paga le proprie spese da 4 anni (il condomini invece paga regolarmente la sua parte) ed adesso l’appartamento sta andando all’asta.
      L’amministratore dice che le quote di 4 anni non pagate vanno ripartite tra gli altri condomini: ma anche gli inquilini o solo i proprietari? Io sono in affitto e non vorrei pagare queste spese, c’è un modo per opporsi?
      Grazie

    8. Manuela Zanetti ha detto:

      Buona sera, io vorrei porre una domanda, l’Amministratore di Condominio , in quali casi può spalmare il debito di chi non paga senza avvisare gli altri condomini? Nel mio condominio ci sono più Condomini in stato di disagio. Il Condominio è composto da 34 famiglie. I condomini in stato di disagio sono tutti stranieri. La mia domanda è: l’Amministratore può spalmare le spese delle persone in stato di disagio senza avvisare l’assemblea? Se si, secondo quali criteri. Ringrazio!

    9. Francesca ha detto:

      Salve,
      Se in una vecchia delibera si era acconsentito in modo unanime al pagamento della parte del condomino moroso, ma ora che è subentrata una nuova famiglia questa non fosse d’accordo a pagare la morosità, può essere annullata la delibera del condominio in cui si suddividevano le quote morose? Pena la sospensione dei serivizi condominiali che sono comunque inesistenti, salvo la corrente elettrica che già è disattivata? Grazie della risposta.

      • redazione ha detto:

        La delibera è valida fin tanto che l’assemblea non deciderà diversamente. Il subentro di una famiglia, contraria a quanto disposto nel passato, non è motivo per rendere nulle decisioni prese in precedenza.

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